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Agevolazioni regionali alle Piccole Medie Imprese per l’acquisizione di alcuni tipi di consulenze finalizzate all’innovazione – Bando 2017

Agevolazioni regionali alle Piccole Medie Imprese per l’acquisizione di alcuni tipi di consulenze finalizzate all’innovazione – Bando 2017

Posted on 29 Settembre 2017 by in Senza categoria, Uncategorized with Commenti disabilitati su Agevolazioni regionali alle Piccole Medie Imprese per l’acquisizione di alcuni tipi di consulenze finalizzate all’innovazione – Bando 2017

Dal 16 al 31 ottobre 2017 è possibile presentare domanda di agevolazione a valere sul Bando per Progetti di innovazione e diversificazione di prodotto o servizio per le PMI – 2017. I beneficiari sono le Piccole e Medie Imprese con unità produttiva regionale dotate di almeno un bilancio approvato.

Le spese ammissibili di importo compreso tra 10 e 80 mila euro, inferiori al 10% del fatturato della PMI, fatturate e pagate esclusivamente tramite bonifico bancario singolo tra il 15.1.18 e il 30.9.18, il cui contratto venga firmato dopo la concessione del contributo, riguardano consulenze esterne specialistiche incorporate in progetti di innovazione e inerenti a titolo non esaustivo a:

–   Studi, ricerche, prove sperimentali, misure, calcolo;

– progettazione di prodotto/servizio anche tramite strumenti multimediali, con particolare riguardo      alla progettazione di software e di componentistica digitale connessi al prodotto, della forma estetica del prodotto, di impianti pilota;

– prototipazione, con particolare riguardo alla stampa 3D;

– certificazione di prodotto.

Tali spese devono essere fatturate per almeno il 50% da:
– università, enti pubblici di ricerca,
– laboratori e centri della Rete alta tecnologia della Regione Emilia-Romagna,
– start-up innovative,
– fablabs.

Il resto deve essere fatturato da da imprese o professionisti iscritti in albi o associazioni professionali.
L’agevolazione consiste in un contributo alla spesa fino al 50%.
La procedura prevede un’istruttoria delle domande complete di preventivi basata esclusivamente su una valutazione di merito con approvazione delle graduatorie entro dicembre 2017 su qualificazione/esperienza dei fornitori, chiarezza degli obiettivi tecnici ed economici del progetto di innovazione.
L’erogazione avviene in unica soluzione a saldo dietro rendicontazione tecnico-amministrativa da presentarsi entro il 30.9.18.

Standard per la Qualità automotive IATF 16949:2016

Standard per la Qualità automotive IATF 16949:2016

Posted on 15 Settembre 2017 by in Senza categoria, Uncategorized with Commenti disabilitati su Standard per la Qualità automotive IATF 16949:2016

certiquality

Certiquality in collaborazione con Smartman organizza il corso “Standard per la Qualità automotive IATF 16949:2016″. Il corso avrà una durata di 16 ore e si svolgerà nelle giornate del 12 e 13 ottobre 2017 presso il Consorzio Ferrara Innovazione (CFI), sito a Ferrara in via Mons. Maverna 4.

 OBIETTIVI

 Il corso si pone l’obiettivo di:

– Focalizzare l’approccio basato sul rischio e l’approccio per processi automotive;

– Approfondire scopo, fondamenti, requisiti del nuovo Standard per la Qualità automotive IATF 16949:2016 e tutte le novità rispetto al precedente Standard ISO/TS 16949:2009;

– Valutare le informazioni documentate richieste dalla IATF 16949:2016;

– Conoscere le nuove Regole IATF 5a Edizione e la gestione del “transitorio” per il raggiungimento della certificazione IATF 16949:2016.

DESTINATARI

Quality Manager, personale del Sistema di Gestione per la Qualità, “Process owners” (Responsabili di Funzione / Enti aziendali), consulenti e professionisti che desiderano allineare le proprie competenze al nuovo standard per la Qualità del settore automotive IATF 16949:2016.

PREREQUISITI

 Indispensabile* la conoscenza della Norma ISO 9001:2008 e della 9001:2015.

Conoscenza delIa Specifica Tecnica ISO/TS 16949:2009.

PROGRAMMA

Richiami agli elementi fondanti della ISO 9001 – concetti base, approccio per processi automotive, approccio basato sul rischio (RBT ‘risk based thinking’) della ISO 9001:2015, informazioni documentate in 9001:2015.

Cenni alle Regole IATF 16949 5a Edizione per il raggiungimento della Certificazione IATF.

IATF 16949:2016 – scopo, Gruppo di lavoro IATF, fondamenti.

Esame dei requisiti IATF 16949:2016 – requisiti aggiuntivi rispetto alla ISO 9001 e dei requisiti nuovi o modificati rispetto alla ISO/TS 16949:2009, informazioni documentate nella IATF 16949:2009.

Esercitazione.

RELATORE

 Ing. Alessandro Balboni. Auditor di parte terza per i Sistemi di gestione per la Qualità secondo gli schemi IATF 16949:2016 e ISO 9001:2015.

Il corso ha un costo di euro 600 + IVA. Al termine dell’attività formativa sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare è necessario trasmettere la scheda di iscrizione correttamente compilata a: fax: 02.80691.711 oppure mail: formazione@certiquality.it.

E’ possibile scaricare la locandina del corso e la scheda di iscrizione a questo link.

Voucher per l’internazionalizzazione delle imprese lombarde

Voucher per l’internazionalizzazione delle imprese lombarde

Posted on 1 Dicembre 2016 by in Uncategorized with Commenti disabilitati su Voucher per l’internazionalizzazione delle imprese lombarde

Il bando mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese lombarde voucher a fondo perduto per l’acquisto di servizi di consulenza e per la partecipazione a missioni e a fiere internazionali all’estero.

Smartman è accreditata presso la regione Lombardia per l’erogazione dei servizi di internazionalizzazione attraverso qualificati Export Business Managers (EBM). Smartman è inoltre accreditata presso il MiSE per l’erogazione di servzi di internazionalizzazione.

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PADOAN AL FESTIVAL DELL’ECONOMIA DI TRENTO:”IL JOBS ACT HA RESO MIGLIORE IL MERCATO DEL LAVORO”

PADOAN AL FESTIVAL DELL’ECONOMIA DI TRENTO:”IL JOBS ACT HA RESO MIGLIORE IL MERCATO DEL LAVORO”

Posted on 9 Giugno 2016 by in Uncategorized with Commenti disabilitati su PADOAN AL FESTIVAL DELL’ECONOMIA DI TRENTO:”IL JOBS ACT HA RESO MIGLIORE IL MERCATO DEL LAVORO”

Interventi istituzionali al Festival dell’Economia, in corso dal 2 al 5 giugno a Trento. Nel corso di un dibattito sulla necessità per l’Ue di dotarsi di un ministro delle Finanze europeo sono intervenuti il ministro delle Finanze Vincenzo Visco e il governatore della Banca di Francia Villeroy De Galhau, successivamente ha preso la parola anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.   Padoan ha sottolineato che in Italia il jobs act ha reso “il mercato del lavoro radicalmente migliore e già si vede” ed e’ stato “un grimaldello per la fiducia” perché ha dimostrato che “un paese ritenuto incapace di far le riforme le fa”. Sulla riduzione delle tasse ha aggiunto che “i tagli alle imprese sono già previsti per il 2017. Se ci saranno ulteriori spazi per tagliare le tasse alle famiglie lo faremo. Ma ci sono vincoli di bilancio molto stetti. Vedremo… Il taglio dell’Ires? Sara’ confermato”.   Secondo Padoan “la strategia del governo, da quando è nato, si basa su riforme strutturali, finanza della crescita e tagli di tasse. Ne abbiamo tagliate diverse in misura abbondante: vedremo di capire, in base ai tagli già effettuati cosa può essere ancora tagliato”. Grazie alle riforme “mai viste” che il governo ha messo in campo in due anni sul sistema bancario e grazie a “crescita e ripresa degli investimenti in un orizzonte di due anni, che e’ il periodo normale di gestione delle sofferenze, il sistema tornerà stabile”, quando “saranno portate a termine anche fusioni, acquisizioni e ricapitalizzazioni”.   In precedenza sia  Villeroy De Galhau che Vincenzo Visco si erano detti molto preoccupati dalla possibilità che il referendum sulla Brexit renda l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa una realtà.   Secondo Visco se al referendum nel Regno Unito vincesse l’ipotesi di uscita di Londra dall’Ue “anche tra i paesi dell’eurozona ci potrebbero essere tentazioni di fuoriuscita, che verrebbero giustificate con la possibilità di regolare i tassi di cambio”. Se vincerà  la Brexit, ha proseguito Visco, “ci saranno delle forze che cercheranno di seguire l’esempio della Gran Bretagna, che prendono vita da questi fenomeni e che poi portano tumulti sui mercati finanziari: noi dovremmo contrastare queste forze”.   Il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy De Galhau ha rimarcato che “In caso di fuoriuscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ci saranno tumulti sui mercati finanziari e sui tassi d’interesse bancari e certamente servirà un intervento delle autorità finanziarie europee per ripristinare l’ordine”.  “Nell’ambito dell’Unione europea – ha aggiunto – la Gran Bretagna e’ importante, tra l’altro, per la city di Londra e sarebbe quindi una pessima cosa avere il Regno Unito non nel mercato comune e la city ancora legata all’Europa. Possiamo immaginare le conseguenze per quei fondi costituiti all’interno della city”.   Sulla grave crisi economica che ha colpito la Grecia Visco ha detto che “c’è ancora molto da fare prima che il problema greco si possa dire risolto”. Visco ha comunque lamentato il fatto che nel corso della crisi di Atene siano emerse da tutte le parti “pregiudizi gravi e grossolani”. La crisi del 2008 ha insegnato che “dobbiamo puntare di più alla stabilità finanziaria, al completamento del mercato e tener conto delle contingenze. Abbiamo però bisogno anche di maggiore vigilanza, intesa come supervisione dei prodotti e strutture finanziarie e delle grandi banche di investimento”.

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Artigiani digitali, made in Italy e turismo: i settori che garantiscono un posto sicuro

Artigiani digitali, made in Italy e turismo: i settori che garantiscono un posto sicuro

Posted on 6 Giugno 2016 by in Uncategorized with Commenti disabilitati su Artigiani digitali, made in Italy e turismo: i settori che garantiscono un posto sicuro

Gli esperti: bene anche costruzioni, energia pulita, automazione e salute.

Anche se la crisi sta rallentando i suoi morsi e lascia intravvedere alcune luci in fondo al tunnel, la maggior preoccupazione per il futuro resta l’occupazione.

Un lavoratore su tre ritiene che la propria professione scomparirà entro cinque anni. Oltre un terzo dei knowledge worker pensa che il proprio ruolo sia destinato a scomparire presto, mentre i due terzi sanno che il loro lavoro non sarà più lo stesso (The Way We Work, Unify-Atos). Nei lavori dell’ultimo «World Economic Forum» è stata annunciata la perdita di 5 milioni di posti di lavoro nel mondo entro il 2020: tutta colpa di robot e macchine intelligenti (Future Jobs), che si candidano nell’arco dei prossimi quattro anni a sostituire molte figure professionali. I lavoratori più a rischio di venire rimpiazzati da robot appartengono al regno del lavoro di routine. La rivoluzione dei profili professionali e delle competenze è partita e sta provocando la mutazione genetica del rapporto tra scuola, formazione e lavoro. Il paradosso è che mancheranno (già mancano) migliaia di figure professionali tra quelle più ricercate. Nella inadeguatezza dei monitoraggi, in Italia le piccole e medie imprese denunciano la difficoltà di reperimento di decine di profili industriali che arriva al 35-40% per alcune figure: manutentori, operatori macchine a controllo numerico, tecnici, progettisti, saldatori (Rapporto Excelsior). Il mismatching tra la domanda di profili delle imprese e l’offerta di persone competenti è una voragine e supera i livelli di guardia. Nel buio che ci accompagna verso il futuro, la maggioranza di centri studi ed esperti segnala che, oltre ai profili più tradizionali di industria e servizi anch’essi in cambiamento, i settori a più forte domanda su cui puntare per la ripresa sono sette. Il primo è il passaggio al mondo Web e del digitale. Mancano centinaia di migliaia di analisti, programmatori dei nuovi linguaggi, esperti informatici di alto profilo, data scientist, esperti di big data. In pole position anche artigiani digitali, maker, prototipisti, esperti di FabLab e stampa 3D. Il secondo settore è quello del Green, che comprende tutela e valorizzazione dell’ambiente, energie rinnovabili, biologico, edilizia compresa, e cibo bio. Il terzo blocco sono le quattro A su cui si è costruito il made in Italy: agroalimentare, abbigliamento e moda, arredamento e design, automazione. A seguire il quarto settore, che passa sotto il nome di Industry 4.0. Il termine vuole rappresentare la quarta rivoluzione industriale e sta trasformando le aziende manifatturiere del prossimo futuro. In particolare, il digitale industriale farà da driver per le opportunità offerte da Internet of thing e dati (permettere l’intercomunicazione tra macchine, persone e prodotti utilizzando ed elaborando in tempo reale grandi quantità di informazioni). Il quinto blocco è quello del turismo di qualità e dei beni culturali, insieme alla scoperta di nuovi giacimenti occupazionali nei territori. Il sesto comprende nuovo welfare, lavori di cura e per la salute, con una forte crescita di terapisti, geriatri, badanti, infermieri professionali. Il settimo settore è quello delle costruzioni, delle ristrutturazioni edilizie e quello delle riparazioni in genere (crescono i ripara-tutto, dagli elettrodomestici agli abiti). Tre sono le sfide per puntare su questi settori: la prima è di tipo demografico (mancherà forza lavoro al 2025 specie in Europa, Italia compresa, secondo calcoli del Bcg consulting); la seconda è la sfida formativa e dell’orientamento (bisogna riqualificare milioni di persone); la terza è il lavoro indipendente: dalla generazione del posto fisso passeremo alla Free lance generation, ai net-worker e agli adepti dello smart working, liberi di spaziare nelle nuove praterie del lavoro, se esperti e competenti capaci di perforare il muro della genericità.

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Le Pmi all’esame dei mercati internazionali

Le Pmi all’esame dei mercati internazionali

Posted on 1 Giugno 2016 by in Uncategorized with Commenti disabilitati su Le Pmi all’esame dei mercati internazionali

Maiarelli: le aziende più piccole faticano, per questo è importante aggregarsi.

Nell’ambito del workshop “Strumenti e modelli per l’internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese”, tenutosi presso la sede di Unindustria di Ferrara, sono emersi argomenti e dati interessanti. Riccardo Maiarelli, Presidente Unindustria Ferrara, ha aperto i lavori snocciolando alcuni dati: «su 4 milioni di imprese, 3milioni e 961 mila hanno tra 1 e 9 addetti. La ripresa stenta a mostrare i suoi effetti, e come Unindustria non siamo soddisfatti. Le aziende grandi e medie hanno più strumenti per internazionalizzarsi, ma quelle più piccole faticano». Proprio per andare incontro alle realtà più piccole, Maiarelli afferma che «come Unindustria stiamo aggregando sistemi di rappresentanza ferrarese con le province di Modena e Bologna. Dal primo gennaio 2017 sarà costituita Confindustria Emilia, ed è una straordinaria opportunità per le nostre imprese».

Tra i temi che Unindustria sta affrontando, c’è «industry 4.0, che vede l’utilizzo delle tecnologie digitali per rivoluzionare il sistema produttivo». Tra le questioni affrontate da Paolo Govoni, presidente Camera di Commercio, la crisi che perdura nonostante qualche segnale positivo, la scarsità di risorse e il riassetto istituzionale che ci sarà in Emilia Romagna. «Il tema è il cambiamento, che va affrontato tutti insieme. Ognuno deve fare un passo avanti e assumersi nuove responsabilità per una crescita strutturale. L’approccio verso i mercati esteri è stato intrapreso da tempo dal territorio e sta dando risultati».

 

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Workshop: STRUMENTI E MODELLI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

Workshop: STRUMENTI E MODELLI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

Posted on 11 Maggio 2016 by in Uncategorized with Commenti disabilitati su Workshop: STRUMENTI E MODELLI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

Smartman Consulenza e Formazione manageriale, BPER Banca e Consorzio Ferrara Innovazione, in collaborazione e con il patrocinio di Unindustria Ferrara, organizzano il workshop gratuito

STRUMENTI E MODELLI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

che si terrà venerdì 27 maggio 2016, ore 10 – 13
presso Unindustria Ferrara (Via Montebello 33 – Ferrara)

Gli argomenti che saranno affrontati sono i seguenti: processi di internazionalizzazione delle imprese, analisi e modelli per l’accesso al credito e soluzioni finanziarie per l’export, bandi di finanziamento e supporto territoriale alle imprese.

Il workshop ha l’obiettivo di sensibilizzare le imprese del territorio circa l’importanza di un approccio sistematico alla strategia d’internazionalizzazione, fornendo non soltanto modelli concettuali, ma anche alcuni strumenti concreti per il successo delle imprese che hanno intrapreso questo percorso. Verranno, infine, presentati alcuni casi aziendali di successo.

 

Il workshop sarà moderato da Cristiano Bendin, Capo Redattore del Resto del Carlino.

 

SI RIPORTA DI SEGUITO IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA:

Ore 9.30  –   Registrazione dei partecipanti e welcome coffee

Ore 10.00 – Apertura dei lavori e saluto di benvenuto
Riccardo Maiarelli – Presidente Unindustria Ferrara

Ore 10.15 – La sfida dell’internazionalizzazione per le imprese del territorio
Paolo Govoni – Presidente Camera di Commercio Ferrara
 
Ore 10.45 – Strumenti di supporto per le PMI sul territorio

Caterina Brancaleoni -Presidente S.I.PRO – AGENZIA PROVINCIALE PER LO
SVILUPPO – Ferrara

Ore 11.15 – Strumenti finanziari per progetti di internazionalizzazione
Luigi Volpe – BPER Ferrara – Ufficio Internazionalizzazione
 
Ore 11.45 – Competizione globale, politiche e relazioni industriali per lo sviluppo
dell’economia regionale

Patrizio Bianchi – Assessore al coordinamento delle politiche europee allo
sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Regione
Emilia – Romagna

Ore 12.15 – Case histories

Ore 12.45– Dibattito e termine dei lavori.

 

In chiusura dell’incontro sarà offerto un buffet.

 

Le imprese interessate  a partecipare sono invitate a compilare la scheda di partecipazione scaricabile al seguente link: https://www.smart-man.it/wp-content/uploads/2016/05/Scheda-di-adesione-UNINDUSTRIA.pdf, e ad inviarla alla Segreteria Generale di Unindustria Ferrara (tel. 0532 205122 – fax 0532 204740 – mail info@unindustria.fe.it), preferibilmente entro martedì 24 maggio 2016.